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Che cos’è la Crittografia?

La crittografia è l’arte e la scienza della codifica. Almeno queste sono le sue origini, ma ad oggi viene utilizzata in diversi campi: l’autenticazione, la firma digitale e molte altre funzioni di sicurezza elementari.

La crittografia in sè è abbastanza inutile come metodo di protezione, se non è inserita in un sistema molto più ampio: è come la serratura di una porta. La serratura è un oggetto inutile se non viene inserita in un contesto specifico che può essere una porta, una cassaforte, una catena o altro. La serratura è solo una piccola parte del sistema di sicurezza che comprenderà altre specifiche.

Ad ogni modo la crittografia è la parte di sistema deputata a garantire l’accesso ad alcuni individui e negarlo ad altri.

Scopo fondamentale della crittografia, in ambito informatico, è rendere estremamente complicato per un hacker ricavare il messaggio M, anche qualora sia entrato in possesso del testo cifrato C.

Tipi di codifica

L’obiettivo principale della crittografia è la codifica/decodifica dei dati. Per adempire a queste due funzioni, generalmente vengono impiegati due algoritmi: uno per la codifica dei dati, l’altro per la decodifica.

L’algoritmo responsabile della codifica dei dati è quella funzione matematica che, applicata al messaggio originale (messaggio in chiaro), produce un testo cifrato; l’algoritmo deputato alla decodifica è invece quella funzione matematica che applicata al testo cifrato riproduce una copia del messaggio originale.

Processo di codifica e decodifica di un messaggio

Si può dedurre che non tutte le funzioni matematiche possono essere utilizzate per la crittografia. Non tutte, infatti, possiedono una corrispondente funzione in grado di invertire il processo di codifica e di restituire il messaggio originale.

La crittografia moderna si avvale di algoritmi o funzioni crittografiche, in cui la sicurezza non dipende dalla diffusione dei principi di funzionamento dell’algoritmo stesso, ma dalla riservatezza di una sua componente specifica: la chiave.

In questo modo i processi di codifica e decodifica possono essere effettuati solo se si è a conoscenza contemporaneamente:

  1. del principio di funzionamento dell’algoritmo.
  2. della chiave associata al processo di codifica e decodifica.

Dal momento che, come già detto, l’algoritmo è di pubblico dominio, la garanzia della sicurezza dell’intero sistema o processo, è riposta nella riservatezza della chiave utilizzata.

Nella crittografia moderna non è sufficiente per un attaccante, che intercetta i dati scambiati, conoscere i particolari che regolano l’algoritmo; non disponendo della chiave di decodifica egli non può risalire facilmente al messaggio originale.

Quando la chiave utilizzata per la codifica coincide con quella utilizzata nella decodifica, lo schema crittografico si definisce simmetrico e la chiave condivisa è definita chiave simmetrica o chiave comune.

Se la chiave usata nella codifica è diversa da quella usata nella fase di decodifica l’algoritmo si definisce asimmetrico o algoritmo a chiave pubblica e chiave privata.

esempio di crittografia a chiave asimmetrica

esempio di crittografia a chiave simmetrica

 

 

 

 

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